C’è su iPhone da due anni, e su iPad da poco meno ma il Face ID non approda ancora sui Mac. Eppure, sarebbe ora e avrebbe molto senso.
La tecnologia Apple di riconoscimento biometrico del volto è quasi magica, e consente di sbloccare un dispositivo, autorizzare un pagamento o autenticarsi nell’app della banca senza dover immettere neppure uno dei caratteri che compongono le proprie password. Ma non è perfetta: su iPhone costringe spesso ad assumere posizioni innaturali per favorirne il funzionamento. Molti pensano che ci siano problemi software, perciò si recano nei centri di riparazione Mac. Ma non si tratta di un problema.
Se infatti il viso non è perfettamente allineato e lo sguardo non è fisso sul display, il sistema non riconoscerà il volto. Ciò accade perché iPhone è piccolo e sta sempre in mille posizioni diverse rispetto al corpo. Infatti questo è il motivo per cui a Cupertino stanno valutando di resuscitare il Touch ID. Ma se ci pensate, il fenomeno è molto meno marcato con iPad, e col Mac sarebbe praticamente impossibile. Per forma e uso, un portatile sta sempre nella posizione ideale per il Face ID. Sarebbe una feature di altissimo livello da parte dell’assistenza Mac.
In un simile scenario, l’utente può pure dimenticarsi del Face ID. Il Mac si sblocca da solo nel momento in cui ci sediamo alla scrivania, e autorizza modifiche nelle Impostazioni letteralmente in un istante. E non stiamo contando tutta la miriade di feature fantascientifiche che si potrebbero implementare in futuro, tipo scorrimento automatico delle pagine Web e dei documenti Pages, il riconoscimento dell’umore dell’utente e molto altro. D’altro canto però, ne gioverebbero di meno solamente i centri di assistenza Mac, che si ritroverebbero a gestire riparazioni più complesse.
È il “funziona e basta” di Apple che tanto apprezziamo. E se a questo aggiungiamo che il riconoscimento del volto è 20 volte più sicuro di quello dell’impronta digitale, concetto ribadito più volte dai centri di riparazione MacBook, ci domandiamo: perché non è ancora approdato su Mac?
Forse ci sono problemi tecnici o forse di contenimento dei costi, in quanto implementare una tecnologia tanto costosa su macchine che già costano care farebbe lievitare i prezzi a livelli impensabili. Ma se Apple fosse intenzionata a fare il grande salto, allora questo sarebbe l’anno giusto.
Tra poche settimane, infatti, la mela lancerà i nuovi MacBook Pro 16″ con CPU Intel di 9ª generazione, processori fino a 8 core, schermo più sottile e risoluzione di 3.072 × 1.920 pixel. Quale occasione migliore per stupire l’utenza con gli effetti speciali?
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